DOVE ARRIVA DAGAMA HOME
Si estende, quasi come una “madre”, in tante microiniziative che trovano nelle suore e nei volontari la loro forza trainante e nei fondi che arrivano dall’Italia la loro possibilità concreta.
Tra di esse si segnalano:
I centri nutrizionali. Attualmente sono 6 e giornalmente danno da mangiare a oltre 1500 bambini. Sono sparsi ove è stato possibile realizzarli, nelle bidonville attorno a Luanshya ed in altri luoghi dove la povertà raggiunge livelli estremi. Sono oasi di speranza dentro realtà poverissime, tipo “favelas” del Brasile (in Zambia li chiamano “compounds”).Ogni giorno, su cucine arrangiate, vengono cucinati polenta, qualche pezzo di carne, verdure, uova e quanto altro possibile.
I bambini e le mamme (chi le ha) vengono nutriti con dignità e affetto, dentro queste costruzioni di cemento, sempre molto pulite. In alcuni di questi centri i bambini vengono anche curati dalle infermiere.
Le scuole “God knows”, costruite accanto ai centri nutrizionali o nelle loro immediate vicinanze. In esse i bambini ricevono l’essenziale della cultura (matematica, inglese e qualcos’altro) da parte di insegnanti stipendiati dalle missionarie. Frequentano queste scuole, sparse sull’intero territorio nazionale, diverse migliaia di bambini.
Le iniziative chiamate “Promote Women’s dignity”. Le suore e i volontari insegnano alle mamme (spesso le uniche a badare ai figli, poiché i papà sono morti o sono ignoti) alcune occupazioni: lavorare la maglia, lavorare la terra, prevenire le malattie dei figli, specialmente l’HIV/AIDS che è un vero e proprio flagello che falcidia la popolazione, in special modo quella infantile.
Inoltre alle famiglie vengono dati semi di mais e fagioli, per aiutarli a diventare indipendenti. Gli adulti devono lavorare e riportare alle suore alcuni chili di prodotto che vengono messi da parte per i tempi di carestia o venduti per il mantenimento della comunità. In alcuni casi alcune donne svolgono all’interno della missione alcuni lavori (agricoli, pulizie e cucina) per ricambiare il concreto aiuto alla loro famiglia ed ai figli che le suore stesse danno.
La collaborazione delle suore nella pastorale della parrocchia, in una realtà ecclesiale molto vivace. Con un grande senso di appartenenza alla Chiesa, quasi impensabile in Occidente.
Il “Progetto Assistenza agli anziani“. Un ulteriore ambito di intervento delle suore è l’assistenza agli anziani soli e in condizioni di grave povertà. In particolare esse si prendono cura di queste persone in un piccolo ospizio nella zona di Walale ove, attualmente, ci sono circa 15 persone cui viene garantito vitto e alloggio. È in progetto l’ampliamento del centro.